Il mio genere preferito è, senza ombra di dubbio, quello dei giochi con visuale 3D, dove ci si muove in intricate ambientazioni mentre si risolve qualche enigma e si combatte con i più disparati avversari.

Il primo che ho provato è stato il demo di Wolfstein 3D, che segnò l'esordio dei videogame in soggettiva 3D. Ovviamente, rispetto a quelli odierni, è ormai molto datato e ripetitivo, ma all'epoca riscosse un meritato successo. Vagando per la rete mi è poi recentemente capitato d'incappare anche nei sorgenti originali del gioco: una vera chicca da collezionista. Il demo di una versione successiva, di cui non ricordo più il titolo, aveva ambientazi oni fantascientifiche ed era stato migliorato anche tecnologicamente: anche il pavimento ed il soffitto erano texturizzati.

Poi è stato il momento delle versioni shareware di DOOM che si dimostrò ancora più realistico: le piante delle stanze non erano più così squadrate e, entro certi limiti, ci si poteva muovere su più piani. Un'altra innovazione riguardava la possibilità di giocare contemporaneamente in più persone da diversi computer collegati in rete, interagendo con gli stessi ambienti, vedendosi reciprocamente e scambiandosi messaggi. Il suc cesso è stato tale che sono poi stati prodotti diversi editor per i livelli e così ora si possono trovare molti muri, anche interessanti, prodotti da terze parti.

Arrivato a questo punto mi ero stancato di giocare solo con i demo ed iniziai a comprarmi i giochi completi. Il primo fu Hexen. Rispetto a DOOM c'era la possibilità di rompere vetrate e oggetti, suonare una campana, il vento faceva svolazzare le foglie cadute e l'ambientazione aveva un'atmosfera veramente coinvolgente ed intrigante, che non ho più ritrovato in altri giochi (neppure nel suo seguito).

Anche Duken Nukem 3D mi è piaciuto molto. Una bella avventura contro avversari alieni che si svolgeva sia sulla terra che nello spazio. Tecnologicamente fu un altro passo avanti: risoluzione grafica più alta, superfici inclinate, più piani sovrapposti in contemporanea, superfici trasparenti, specchi. Inoltre nel CD erano già presenti validi programmi di editing.

Da un punto di vista tecnico è stato interessante anche Magic Carpet che, anziché lavorare con superfici piane, utilizzava algoritmi voxel. Dal punto di vista della longevità del gioco non sono però rimasto molto contento, tanto che non l'ho neppure finito.

Ma il primo videogame realmente 3D, tra quelli con cui ho giocato, è stato QUAKE. Ci si poteva muovere in tutte le direzioni, non c'erano limiti di orientazione per le diverse superfici e per i piani sovrapposti, non mancavano effetti luminosi dinamici e anche i personaggi erano finalmente veramente tridimensionali (anziché i soliti sprite piani).

Qualitativamente analogo a QUAKE è stato Tomb Raider. Oltre alla "simpatia" di Lara, la protagonista, anche la trama del gioco, un po' alla Indiana Jones, era piuttosto avvincente. Inoltre la vista in soggettiva poneva la telecamere alla spalle del personaggio, consentendo una vista migliore. Ma c'erano alcune pecche: qualche errore sulla cancellazione dei poligoni nascosti (anche nel secondo episodio), la mancanza del supporto del mouse e del collegame nto in rete.

Come appassionato di Guerre Stellari non potevo certo esimermi dal prendere anche qualche gioco della Lucas Arts. Il primo è stato X-WING VS. TIE FIGHTER. Ottimo simulatore di volo spaziale per Windows 95 e DirectX. Il suo grande difetto era di non essere accompagnato da una trama, in quanto era strutturato in una serie di missioni separate e selezionabili da menu. Doveva essere però molto valido se giocato in rete. Di tutt'altro genere in vece è stato Yoda Stories. Un simpatico gioco di strategia con grafica bidimensionale. L'ultimo della serie che ho acquistato è stato Jedi Knight, un vero cult per gli appassionati del genere: finalmente un gioco in soggettiva 3D in cui provare i poteri Jedi della Forza.

Sempre per Windows 95 ha fatto la sua bella figura anche MDK, avventura in soggettiva 3D con belle ambientazioni traslucide. Forse però è stato un po' troppo corto.

Tra i giochi di strategia e grafica bidimensionale ne ricordo due che ebbi modo di provare, anni fa, a casa di amici. Dune, tratto dall'omonimo film, e Populus (mi sembra) in cui si gestiva lo sviluppo e le sorti di diverse popolazioni tra loro in conflitto. Entrambi molto stimolanti e coinvolgenti.

Ed ora qualche link ai siti per i video giochi:

Fin dalle superiori ho spesso affrontato lo studio delle materie tecniche e scientifiche come un gioco. Risolvere problemi di matematica, fisica, elettronica era, ed è, un sfida stimolante come potrebbe esserlo giocare a carte, o a scacchi, o con la settimana enigmistica. Con in più i vantaggi di conoscere meglio il mondo e di poter costruire (creare) qualcosa di utile e con un ritorno economico.

Anche per la programmazione è la stessa cosa. Attualmente gli strumenti di sviluppo software che utilizzo di più sono:

Per gli appassionati della programmazione (soprattutto grafica) ecco qualche altro sito interessante: